È morto Bernard Tapie: addio all’ex politico e presidente del Marsiglia

Dopo aver lottato contro un cancro allo stomaco e uno all’esofago, Bernard Tapie ci ha lasciati la mattina del 3 ottobre 2021. Ex politico e imprenditore, Tapie è stato presidente del Marsiglia e ministro ma ha anche avuto un passato nel mondo dello spettacolo come conduttore televisivo, attore e cantante.

Bernard Tapie screenshot

È morto Bernard Tapie: ex ministro francese, uomo d’affari e presidente dell’Olympique Marsiglia. L’uomo è venuto a mancare la mattina del 3 ottobre 2021, a 78 anni, dopo aver combattuto contro un cancro allo stomaco e uno all’esofago. Tapie era malato da quattro anni e negli ultimi mesi la sua saluta era peggiorata.

Bernard Tapie: carriera e scandali giudiziari

Bernard Tapie screenshot

Bernard Tapie era riuscito a farsi strada partendo dal nulla: nato nel 1943 a Parigi, era figlio di un operaio e di una badante.

Tapie si è fatto conoscere in Italia in particolare per essere stato presidente dell’Olympique Marsiglia, che insieme a lui visse un periodo di successo, entrando a far parte dei club più affermati a livello nazionale ed europeo.

Tapie acquistò il Marsiglia nel 1986 e dal 1989 al 1992 la squadra si aggiudicò quattro campionati consecutivi. Nel 1989 vinse la Coppa di Francia e nel 1993 ottenne la Coppa dei Campioni battendo il Milan in finale.

L’anno successivo iniziò un periodo buio per Tapie: coinvolto nell’Affaire VA-OM – uno scandalo legato a corruzione e frode sportiva – venne squalificato dalla Federcalcio francese e condannato a due anni di carcere.

Non è stata la sua unica vicenda giudiziaria: Tapie è stato condannato anche a 18 mesi per frode fiscale, nel 1997, e a tre anni di prigione e cinque di divieto dalle cariche pubbliche per falsificazione e appropriazione indebita di beni aziendali ai tempi dell’OM.

Oltre ad essere stato presidente del Marsiglia, Tapie è stato proprietario dell’Adidas (dal 1990 al 1993), direttore d’azienda, deputato, eurodeputato e anche conduttore televisivo, attore e cantante.

Iscritto al Partito Socialista, Tapie è stato deputato dal 1993 al 1996 e Ministro delle città durante la presidenza di François Mitterrand.

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Bologna-Lazio 3-0, rilancio emiliano: pagelle e tabellino

Biancocelesti spenti e sule gambe. I rossoblù ne approfittano. Barrow migliore in campo con un gol e due assist

Bologna-Lazio, pagelle e tabellino

Bologna-Lazio, pagelle e tabellino

Bologna-Lazio, pagelle e tabellino

Bologna-Lazio, pagelle e tabellino –Una partita così a senso unico si può solo spiegare con un’eccellente preparazione della partita da parte di Sinisa Mihajlovic e dalla grande stanchezza fisica accumulata sulle gambe dai giocatori biancocelesti a causa di un calendario fitto e pesante, tra impegni europei e campionato. Il Bologna fa il suo gioco proponendo il 3-4-2-1, la Lazio arranca correndo più lentamente e facendo girare la palla in modo prevedibile e tropo sornione. Gli emiliani hanno così modo di approfittarne subito e dopo appena un quarto d’ora di gioco è Barrow a portare in avanti i suoi con un ottimo tiro a giro che sorprende Reina. Bastano tre minuti per metter a segno anche il raddoppio, con Theate che su calcio piazzato dal secondo palo si fa trovare libero e schiaccia di testa. Nel secondo tempo è invece il terzino scozzese Hickey, oggi più avanzato, a battere l’estremo difensore biancoceleste sul primo palo, chiudendo di fatto la partita con un risultato mai messo in dubbio. La Lazio è invece come se non fosse scesa in campo, ma la fatica è dal punto di vista atletico apparsa evidente sui volti di tutti i giocatori biancocelesti. Troppo stanchi per un avversario veloce come Barrow, che oltre all’aver segnato ha fornito i due assist nelle reti successive, ha dato una mano alla manovra e ha pure coperto gli spazi con grande sacrificio. Dall’altra parte si è fatta comunque sentire anche l’assenza di Immobile, perché di fronte ai compassati Pedro e Muriqi, Skorupski non ha di fatto quasi mai rischiato di subire gol. Una vittoria preziosa che rilancia le ambizioni del Bologna dopo un periodo di crisi, mentre ridimensiona quelle degli uomini allenati da Maurizio Sarri.

Bologna-Lazio 3-0, le pagelle del match

BOLOGNA


Skorupski 6 La sua partita rasenta quella di uno spettatore non pagante. Chi l’avrebbe mai detto per una difesa che nell’ultimo anno e mezzo ha subito tanto, troppo per le ambizioni di Mihajlovic?
Theate 6,5 Altra prova convincente di un giocatore che si sta guadagnando sempre di più la maglia da titolare. Di testa colpisce e affonda la Lazio con il raddoppio su calcio piazzato. Giocatore sempre più interessante anche dal punto di vista del mercato, con le sue quotazioni in netto rialzo.
Medel 6,5
Buona prova nel cuore della difesa emiliana, neutralizzando ogni tipo di pericolo. La Lazio è evidentemente stanca e manca Immobile, ma lui ci mette molto del suo.
Soumaoro 6,5
Aveva giocato solo nove minuti di partita in stagione fino a questo momento. Da titolare riesce però stavolta a convincere Mihajlovic con una prestazione molto attenta in copertura. Non è facile contenere Felipe Anderson, ma Muriqi di fatto non riesce ad arrivare mai alla conclusione.
Hickey 7
Dopo diverse prestazioni negative riesce finalmente a prendersi la fascia, scorrazzando in lungo e in largo. A condire un’ottima prestazione arriva anche la rete, nel secondo tempo, cogliendo in fallo anche un portiere esperto come Reina.
Svanberg 7
Gran parte del dinamismo del Bologna viene dai suoi piedi e dalla sua corsa. Ormai è fondamentale per la mediana rossoblù e in partite come queste ha modo di salire in cattedra.
Dominguez 6
Tiene bene le fila del gioco bolognese in una partita dove può mettersi in mostra senza subire particolare pressione da parte degli avversari.
De Silvestri 6,5
In fascia riesce a esprimersi nella corsa e nel sostegno alla manovra offensiva, perché sia Pedro, sia Luis Alberto, non hanno abbastanza gamba per stare al suo ritmo.  
Barrow 8
Una rete da vedere e rivedere, due assist. Finalmente il gambiano fa valere tutte le qualità che lo hanno lanciato nella massima serie italiana. Una prestazione quasi al di sopra dei suoi mezzi, con il tanto lavoro anche in copertura e in fase di costruzione del gioco dei padroni di casa.
Soriano 6
Subito una chance in avvio, poi più partecipazione nella manovra offensiva, coprendo spesso gli spazi lasciati dalle penetrazioni di Barrow. Partita positiva anche lasciando i riflettori ai suoi compagni.
Arnautovic 6
Tanto sacrificio in avanti, dando praticamente tutto dal punto di vista fisico tra le maglie della difesa laziale. Gli spazi che trovano i compagni sono anche merito suo.

Santander SV Qualche minuto per partecipare alla festa rossoblù.
Vignato SV
Entra nel finale giusto per concedere la standing ovation a Musa Barrow da parte del pubblico del Dall’Ara.
Bonifazi SV
Al posto di Hickey per l’ultima parte di gara, con il terzino scozzese che in campo aveva già dato e detto tutto.

LAZIO


Reina 5 Non può fare molto sulle due prime reti degli emiliani, ma su quella di Hickey, sul suo palo, poteva comportarsi decisamente. Oggi non impeccabile il portiere che è già stato protagonista in questa stagione con prestazioni molto più positive di questa.
Hysaj 5,5
Come terzino fa quel che può, ma anche lui non è troppo brillante quando si tratta di alzare il ritmo della gara. Poteva marcare meglio sia De Silvestri che Theate, perchétanta libertà non la si può concedere neanche a un Bologna apparentemente in crisi.   
Acerbi 4
Si prende la marcatura di Arnautovic e, tra i tanti rossoblu, l’attaccante austriaco è quello che punge meno. A un quarto d’ora dalla fine sono però imperdonabili le sue ingenue proteste, che porteranno l’arbitro Massa ad estrarre il cartellino rosso.
Luiz Felipe 5
Non riesce a fermare mai Barrow, che si rivela subito il suo incubo peggiore. Come i compagni si perde la marcatura su Theate al momento del raddoppio emiliano.
Marusic 6
Bene in fase di spinta e attento quando c’è de difendere. La prestazione però non basta in una partita storta per tutto il resto della squadra.
Luis Alberto 5
Grande assente nel match. Nella manovra è troppo lento e non riesce a illuminare il gioco della squadra di Sarri. Come i compagni appare molto stanco, con il doppio fronte e le partite giocate ogni tre giorni che sulla condizione fisica dei biancocelesti si è fatta sentire.
Lucas Leiva 5,5
Surclassato dai mediani rossoblù e da un Bologna che a centrocampo in ogni momento della gara ha di fatto dominato.
Milinkovic-Savic 5
Molto impreciso in troppe circostanze. Senza il vero Sergente serbo il centrocampo della Lazio non può andare molto lontano.
Pedro 5
Recentemente era andato anche in gol. Oggi il veterano spagnolo è di fatto un non pervenuto, una comparsa che non riesce a frapporsi agli avversari ben più in palla.
Felipe Anderson 6
Forse l’unico che prova a far qualcosa, in una partita che appare disperata per i biancocelesti già dopo un’ora di gioco. Alla lunga scomparirà anche lui.
Muriqi 5
Fa girare palla e partecipa all’azione offensiva biancoceleste, ma poi nel concreto non riesce a impensierire mai Skorupski. Come terminale offensivo non può quindi arrivare alla sufficienza, con grande rimpianto di Immobile.

Lazzari 5 Sarri lo inserisce per dare scossa e corsa almeno in fascia, ma è proprio dal suo lato che Hickey troverà la rete del 3-0. Non benissimo.
Basic 6
Prende il posto di uno spento Milinkovic-Savic quando la partita è già compromessa. Non ha effettivamente i mezzi per recuperarla.
Akpa Akpro 5,5
Sostituisce uno spento Luis Alberto senza dare alcun valore aggiunto alla squadra. Non sarebbe comunque cosa da poco in una giornata storta per tutti i biancocelesti.
Cataldi 5,5
Dà il cambio a Lucas Leiva, ma senza lasciare il segno nei venti minuti finali.
Patric SV
Entra per rafforzare la difesa dopo l’espulsione di Acerbi, giusto per evitare il poker.

 

Bologna-Lazio 3-0: Tabellino e Highlights

Reti: Barrow 14’, Theate 17’, Hickey 68’

Bologna (3-4-2-1): Skorupski, Theate, Medel, Soumaoro, Hickey (Bonifazi 87’), Svanberg, Dominguez, Silvestri, Barrow (Vignato 89’), Soriano, Arnautovic. (Santander 85’)

Allenatore: Sinisa Mihajlovic

Lazio (4-3-3): Reina, Hysaj (Lazzari 58’), Acerbi, Luiz Felipe, Marusic, Luis Alberto (Akpa Akpro 71’), Lucas Leiva (Cataldi 71’), Milinkovic-Savic (Basic 58’), Pedro, Felipe Anderson, Muriqi (Patric 80’).

Allenatore: Maurizio Sarri

Arbitro: Davide Massa

Ammoniti: Milinkovic-Savic, Soumaoro, Pedro Lazzari, Acerbi, Luiz Felipe, De Silvestri

Espulsi: Acerbi

 

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Aereo caduto alle porte di Milano: ci sono molte vittime – VIDEO

Dramma in città, aereo caduto alle porte di Milano: ci sono molte vittime, il video con le prime immagini dei soccorsi.

(screenshot video)

Sono tremende le immagini che in questi minuti arrivano dall’hinterland milanese, dove un aereo da turismo è precipitato e tutti gli occupanti del mezzo sarebbero morti. Il dramma che ha sconvolto la Lombardia si è verificato questa mattina a San Donato Milanese, nei pressi della fermata della metropolitana. Il mezzo aereo, un PC-12, quindi un aereo di piccola taglia, ha colpito fortunatamente una palazzina vuota in ristrutturazione.

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La palazzina è adibita a uffici e parcheggio per autobus: sia il giorno che soprattutto il fatto che l’edificio fosse vuoto ha evitato un dramma di dimensioni ancora maggiori. Si è comunque sviluppato un vasto incendio e questo ha coinvolto la struttura e le auto sottostanti. A bordo del mezzo che si è schiantato c’erano sei persone, che appunto sono tutte morte, mentre non sarebbero rimaste coinvolte altre persone.

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Chi sono le vittime dell’incidente che ha coinvolto un aereo caduto vicino Milano

Dalle prime informazioni, sembra che il velivolo fosse un volo privato partito da Linate con destinazione Olbia, in Sardegna. Le vittime sono il pilota e cinque passeggeri, anche se ancora non sono note le generalità. Grande la paura tra i residenti della zona, che si trova a pochi passi dalla sede dell’Eni. Infatti, molti testimoni hanno raccontato di aver in un primo momento sentito un sibilo fortissimo e poi un’esplosione. Sul posto sono giunti i soccorsi, con Vigili del Fuoco e mezzi e uomini del Suem 118 che si sono dovuti dare un gran da fare, soprattutto per circoscrivere l’incendio e mettere in sicurezza l’area. Distrutti l’edificio e alcune auto.

Va chiarita la dinamica dell’evento, mentre sui social network sono tante le testimonianze dirette dell’accaduto. Su Twitter, i Vigili del fuoco hanno fatto sapere: “Piccolo aereo precipitato su un edificio con uffici vicino alla metro S. Donato Milanese. Alcune auto parcheggiate coinvolte dal successivo incendio. Non risultano al momento persone coinvolte oltre a quelle sul velivolo”. La situazione è comunque in evoluzione e sul posto i soccorritori stanno mettendo in sicurezza l’area. Di seguito, le prime immagini dell’incidente aereo diffuse da Local Team. Le fiamme sono visibili a chilometri di distanza.

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Lilli Gruber sposata, chi è Jacques Charmelot: una passione condivisa

La conduttrice di Otto e Mezzo Lilli Gruber è sposata da venti anni con Jacques Charmelot. Ecco che lavoro fa il consorte della storica giornalista italiana

Lilli Gruber
Foto Getty Images

La storica giornalista italiana, Dietlinde Gruber, meglio conosciuta con il soprannome di Lilli, 64 anni lo scorso 10 aprile, è uno dei volti più noti in assoluto della televisione italiana.

La sua carriera è una lunga ed interminabile sequela di successi. Dalla conduzione delle prime edizioni del TGR, al TG2. Da volto del TG1 delle 20 al ruolo di inviata dove ha raccontato eventi di portata storica come il crollo del muro di Berlino e la guerra in Iraq.

Dopo una breve parentesi legata alla politica, dal 2004 al 2008 è stata parlamentare europea di Uniti nell’Ulivo, l’antenato del Partito Democratico dal 2008 conduce la trasmissione quotidiana del LA7, Otto e mezzo.

Ma se da un lato si sa praticamente tutto della vita pubblica della Gruber si sa pochissimo della sua vita privata. La giornalista è sposata da quasi 21 anni anche se, dai social, non si evince praticamente nulla.

Chi è Jacques Charmelot il marito di Lilli Gruber

Il marito è uno dei più noti giornalisti francesi, Jacques Charmelot. Collabora con le principali testate del Paese dove è nato, tra cui la famosa e autorevole France-Press. Molto importanti i suoi servizi come inviato, in particolare quelli della stagione 2008-2009 quando passò un intero anno a Baghdad per seguire l’evoluzione della guerra.

Qualche dettaglio emerge sul loro, ormai storico, matrimonio avvenuto in gran segreto il 16 luglio del 2000 a Borgo di Montagna centro a pochi chilometri da Egna la città della provincia di Bolzano dove la Gruber è nata e cresciuta.

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Charmelot, come la giornalista, non ha profili social attivi. La Gruber interagisce tramite il canale twitter di Otto e Mezzo mentre il marito ha un vecchio profilo facebook in disuso.

Nonostante questo, sempre dai social, emerge la difficoltà di una relazione quasi a distanza con il giornalista francese che salta da un emisfero all’altro del mondo. Ma sempre con la Gruber nel cuore a cui ogni tanto, anche in maniera indiretta, dedica un brano di Franco Battiato. Una passione che hanno in comune. Davvero l’unico particolare che emerge dalla vita della coppia.

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Walter Nudo fidanzato: la verità su Roberta Nigro, chi è lei

Dopo 3 anni torna sul piccolo schermo Walter Nudo, ha cambiato vita a partire dalla fidanzata Roberta Nigro. Scopriamo qualcosa in più

Walter Nudo

A tre anni esatti dall’ultima apparizione in televisione, quella del 10 dicembre 2018 quando trionfò nella terza edizione del Grande Fratello Vip, torna sul piccolo schermo Walter Nudo.

L’attore, ex pugile ed ex karateka, 51 anni lo scorso 2 giugno, in questo periodo di assenza ha cambiato molte cose della propria vita a partire della nuova fidanzata, Roberta Nigro. Scopriamo qualcosa in più sulla coppia e su quello che è successo.

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Partiamo dal momento più delicato e complicato quello dell’aprile 2019 quando ha subìto un delicatissimo intervento al cuore che gli ha salvato la Vita. Il passo successo, avvenuto il 23 giugno dello stesso anno, è stato quello di abbandonare in via definitiva la televisione.

Da li è inizia un forte percorso di introspezione che lo ha portato a pubblicare un libro, “La vita accade per te: un viaggio alla scoperta della felicità”.

Chi è Roberta Nigro la fidanzata di Walter Nudo

Sempre nell’estate del 2019 Walter Nudo esce allo scoperto a livello sentimentale e con un post comparso sul suo seguitissimo account Instagram, 250.000 followers, annuncia di essersi fidanzato con Roberta Nigro.

Ma chi è Roberta Nigro? Come si legge dal suo profilo nel popolare social network: “Lo scopo della mia vita è essere una donna solare”, in perfetta sintonia con il suo compagno che pratica con fervore la meditazione trascendentale. E ancora: “Apprezzare quello che ho e che verrà, fare azioni amorevoli per me e per gli altri”.

Della Nigro sappiamo che ha 44 anni, che è milanese purosangue, che ha l’hobby, come si evince dal suo account, del jogging e soprattutto che è una dipendente Mediaset, lato amministrativo.

E che proprio un incontro negli studi della popolare media company è stato galeotto. Walter Nudo veniva dalla separazione dalla stilista francese Céline Mambour e dalla complicate storie con l’attrice Samuela Sardo e da quella con la ballerina Tatiana Tassara, dalla quale sono nati nel 1996 Elvis e nel 1999 Martin Carlos.

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Lutto nel calcio, muore a 28 anni l’ex portiere del Club di Serie B

Un grave lutto si abbatte sul mondo del calcio italiano, a soli 28 anni scompare l’ex portiere di Reggina, Catanzaro e Latina Daniel Leone. Lo ha stroncato un tumore al cervello

Daniel Leone
Foto Instagram

Un nuovo lutto si abbatte sul mondo del calcio italiano. E’ di pochi minuti fa la notiza della scomparsa di Daniel Leone, 28 anni lo scorso 2 ottobre. Era malato da tempo. I dettagli

E’ stata una vita breve, intensa ed estremamente sfortunata quella di Daniel Leone giovane e promettente portiere di Piedimonte Matese. Aveva iniziato la sua carriera professionista nella Reggina Primavera nel 2010-2011. Società con la quale ha partecipato a due edizioni del prestigioso Torneo di Viareggio. Poi l’approdo in prima squadra dopo aver difeso, per tre anni, la porta del club calabrese nel Campionato di Primavera C.

Nel 2012-2013 la Reggina lo manda “a farsi le ossa”. Prima al Pontedera, poi alla Torres fino al ritorno alla base. E qui, nel 2014, inizia il dramma del ragazzo. Ad ottobre della stagione 2014-2015 viene ricoverato di urgenza in ospedale in seguito ad una serie di fortissimi mal di testa.

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La diagnosi è terribile. Si tratta di tumore frontale destro al cervello. Daniel si opera ed affronta una serie di fortissimi cicli di chemioterapia a Milano. Ma alla fine del 2015 il male sembra averlo lasciato in pace. Daniel decide così di riprendere il percorso della sua promettente carriera e, da svincolato, si accorda prima con il Latina, ma è troppo lontano da casa, poi con il Catanzaro.

La morte di Daniel Leone

Il 15 aprile 2017 nel match di Lega Pro Catanzaro-Siracusa, 1-0 per il locali, Daniel gioca l’ultimo match dei suoi 58 match da professionista in Serie C. Poche settimane dopo, una recidiva del tumore, lo costringe a nuove cure, a partire da una dolorossissima seconda operazione. La storia dei successivi quattro anni la racconta lui stesso attraverso il proprio account Instagram.

Da brividi, alla luce di quanto accaduto, oggi il post dello scorso 25 febbraio. “Questo era tutto ciò che amavo” scriveva Daniel Leone sul popolare social network a corredo di una sua foto in azione di gioco. “Poi mi è caduto il mondo addosso”.

Ma non senza lasciare un messaggio di speranza e di serenità. Quella con cui, come riportano all’unanimità le persone che lo hanno conosciuto, ha affrontato la malattia: “Ma il mondo non mi fa paura. Il mondo mi ha fatto crescere maturare e capire che nella vita ci sono cose più importanti e più serie a cui pensare buona notte”.

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Marco Bacini: il compagno di Federica Panicucci, ecco cosa fa nella vita

Ecco tutto quello che c’è da sapere su Marco Bacini, imprenditore e compagno della showgirl Federica Panicucci, e  sulla loro storia d’amore.

Federica Panicucci è nota nel mondo dello spettacolo per essere una delle conduttrici più amate della Mediaset. Uno dei prograammi di cui per molti anni è stata il volto è “Mattino Cinque”, ma anche “Festivalbar” e di “La Pupa e il Secchione”. Della sua vita privata sappiamo che è stata legata per 20 anni al Dj Marco Fargetta per 20 anni, ma dopo il divorzio, avvenuto nel 2015, la conduttrice ha ritrovato l’amore accanto all’imprenditore Marco Bacini.

Chi è Marco Bacini, l’imprenditore e fidanzato di Federica Panicucci

Marco Bacini è nato a Milano il 22 novembre 1976 e possiede il marchio di moda “Rude is cool”. Sulla descrizione del profilo Instagram (@rudeiscool) si descrive come “fashion and lifestyle brand”, fondato nel 2011, e il marchio conta svariati negozi in giro per il mondo.  Bacini si è conosciuto con la sua attuale compagna proprio durante un progetto lavorativo, quando Federica Panicucci ha lanciato il marchio di t-shirt “Let’s Bubble”, e da allora tra i due è stato amore.

Marco Bacini è un attivo imprenditore anche nel campo della comunicazione, fondando l’azienda “MB Managementche eroga formazione in area di Project Management, Organizzazione, Team Building, Vendite, Comunicazione e Marketing. Tra le passioni del noto manger milanese non manca quella per le auto di lusso, infatti sul suo account Instagram (@marcobacini) appare con alcune dei suoi gioiellini: una Lotus Evora 400, una Bentley Bentayga, una Ferrari California, una Lamborghini Huracan, una Lotus Exige, una Ferrari 430.

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Spesso i due sono stati avvistati per le vie di Milano e in tante altre occasioni, come la festa di compleanno della Panicucci. La donna descrive il suo compagno come l’amore “travolgente” della sua vita.

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Federica Panicucci e Marco Bacini: lei lo difende dagli attacchi hater

Federica Panicucci difende il suo compagno, Marco Bacini, attaccato dagli hater: “È brutto, i soldi glielo rendono bello”. Ecco come risponde la conduttrice.

Federica Panicucci è la compagnia di Marco Bacini, e la conduttrice continua a mostrarsi molto felice nelle foto di coppia sui social. Lui colpisce a colpo d’occhio con le sue forme toniche e gli addominali spesso in bella vista. Nelle foto postate sul suo profilo Instagram da ben 1 milione di follower (@federicapanicucci), la conduttrice si distingue per il suo stile sempre curato.

La coppia nelle foto si mostra è mostrata l’estate scorsa tra Forte dei Marmi e Sciacca, dunque in una vacanza tutta siciliana. Ma come sempre sui social non manca chi esprime qualche critica, mettendo in dubbio l’amore tra Federica Panicucci e Marco Bacini. La coppia però risponde con prontezza e ironia alle polemiche.

Proprio la Panicucci ha difeso il suo compagno da un utente che sotto una recente foto dei due ha scritto: “E’ proprio brutto, saranno i soldi che glielo fanno vedere bello”. Federica Panicucci ha risposto scrivendo: “Cara Anna, sicuramente il tuo fidanzato sarà più bello del mio… Allora ti do un suggerimento: passa più tempo con lui anziché sulla mia pagina Instagram! Un bacione e buona estate”. Ma non è tutto, ad un altro utente che aveva pronosticato la finee del loro amore Marco Bacini risponde così: “Non ha qualche altra notizia sulla quale scommettere? Un caro saluto e buone vacanze, a meno che non ritorni nel 2022…”.

Nonostante gli haters, la loro storia d’amore va a gonfie vele. Già dall’inizio la loro storia d’amore fece parlare molto i giornali di gossip. La conduttrice era apparsa con l’imprenditore più giovane di lei di nove anni, poco dopo il divorzio da Marco Fargetta, cui era stata legata da vent’anni e da cui sono nati due figli, Sofia e Mattia.

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Dal 2016 è impegnata con Bacini e i due non sembrano essere intenzionati a lasciarsi come insinuano sul web, anzi a rafforzare il loro amore. Infatti secondo alcuni rumors i due sono pronti a sposarsi, ma che hanno rimandato più volte a causa del Coronavirus.

 

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